RASSEGNA OFF-SIDE VOL. 9
Off-side rappresenta la miglior gioventù teatrale del momento. Gli spettacoli scelti sono realizzati dalle migliori compagnie teatrali nazionali, giovani, che rappresentano al meglio la nostra contemporaneità.
Nel cartellone ci sono spettacoli comici ironici, irriverenti, drammatici: ad Off-side si ride e si piange, non si rimane mai indifferenti.
Off-side è una rassegna da talent scout, qui si assapora la freschezza di quello che poi una volta maturo sarà sulla bocca di tutti.
La rassegna è giunta alla nona edizione e viene organizzata da Evoè!Teatro in collaborazione col centro giovani Smart Lab di Rovereto.
Nella sua storia si sono susseguiti artisti e compagnie diventate di grande livello, come: Arianna Scommegna e Atir teatro, Marco Martinelli con il Teatro delle Albe, la compagnia Eco di Fondo, Teatro dei Gordi, Massimiliano Loizzi e i Mercanti di Storie e molte altre compagini che poi sono diventate famose nel panorama teatrale nazionale.
CINEMALTEATRO
21 ottobre CINEMALTEATRO
di Loris Fabiani
con Loris Fabiani
luci e suoni Roberta Faiolo
scene e costumi Mara De Matteis
Cinemalteatro è un format di intrattenimento teatrale a forte coinvolgimento del pubblico. Nessuno è al sicuro. Nemmeno nelle ultime file. Usiamo i mezzi del teatro per veicolare le storie dei grandi film, quelli che sono nell'immaginario di tutti; I film vengono ripercorsi dall'inizio alla fine, dal vivo. Per il pubblico che viene coinvolto: alzate bene la voce. Recitate tanto. Non preoccupatevi di sbagliare, di fare errori in scena. Non ci sono errori, quello che voi chiamate errore, gli altri lo chiamano divertimento! In ogni caso, non preoccupatevi: i nostri attori vi accompagneranno per tutta la durata dei film. Scena dopo scena. Ognuno dei film presentati ha una regia specifica e la modalità di coinvolgimento del pubblico varia da film a film. In nessun caso la vostra sicurezza sarà a rischio. È possibile entrare a spettacolo iniziato, o con il cellulare acceso: ciò attirerà notevolmente l'attenzione del team di Cinemalteatro e vi renderà immediatamente attori coinvolti nello spettacolo. Il nostro obiettivo è quello di divertire, di intrattenere.
LA FORESTA
4 novembre LA FORESTA
I Pesci e ORTIKA con la complicità di l'Asilo
regia e drammaturgia Mario De Masi
con Alice Conti, Fiorenzo Madonna
scrittura scenica Alice Conti, Fiorenzo Madonna
aiuto regia Serena Lauro
disegno luci Alice Colla
foto di scena Ivana Fabbricino, Tommaso Vitiello
Due ragazzi si allontanano insieme da una festa e si addentrano nella foresta alla ricerca della dose perfetta, della botta definitiva. La foresta - antitesi del “centro” dove la vita è scandita e si esaurisce nel lavoro - rispecchia il vuoto selvaggio di due esistenze intersecate dal caso. Cosa cercano? Fin dove possono spingersi oltre la solitudine impietosa della provincia, della loro stessa marginalità? Loro sono la Festa, disperata dipendenza dalla vita, dalla sostanza-amore puro, da un presente assoluto. Un lucido delirio di coscienza che parla di Dio, del disagio dello stare al mondo, di cosa dare alle fiamme, dell'importanza della qualità dell'estasi. Cercano risposte luminose in un buio informe, come chi si allontana dalla luce per vedere le stelle, ricercatori di una verità spietata sulla propria condizione di esseri umani. Mettono le mani nella terra, entrano nella vita e nel dolore fino a trascendere estatici verso una dimensione di pura coscienza o di puro abbandono.
BYE BYE BLACKBIRD
13 gennaio BYE BYE BLACKBIRD
AriaTeatro
Tratto da un romanzo di M. Puig
regia e adattamento: Chiara Benedetti
con Denis Fontanari e Christian Renzicchi
luci: Iacopo Candela e Federica Rigon
effetti audio: Marco Sirio Pivetti
costumi: Giacomo Sega
organizzazione: Cristina Pagliaro
distribuzione: Elisa DʼAndrea
fotografie: Elisa Vettori
con il sostegno di Provincia Autonoma di Trento, Fondazione Caritro, Comune di Pergine.
Scritto da Manuel Puig in esilio durante la dittatura argentina, il bacio della donna ragno racconta la convivenza coatta di due uomini in una cella: un dissidente politico fedele alla causa sovversiva e un inguaribile romantico e omosessuale che sogna le luci dei riflettori e la vita delle star. Da questi presupposti nasce lo spettacolo, incentrato sulle strategie che i due protagonisti, in prima lettura incompatibili tra loro, mettono in atto per sopravvivere nell’anelito ostinato di incontrarsi e riconoscersi. Il mondo dell’uno s’inabissa in quello dell’altro, nell’evasione comune delle visioni e dei sogni che prendono forma nelle notti di reclusione. I mondi agli antipodi si avvicinano, a volte con sorprendente tenerezza. Quel filo che intreccia le vite e che si crea quando si abbattono i muri tra i due, se da un lato li coinvolge in un'inaspettata reciproca affettività, dall’altra li imbriglia inconsapevolmente nella rete di un potere spietato.
Impronte dell’anima
18 novembre IMPRONTE DELL'ANIMA
Teatro la ribalta
scritto da Giovanni De Martis e Antonio Viganò
scene e regia Antonio Viganò
scene e costumi Roberto Banci
costumi Sigrid Schwazer
luci Melissa Picari
organizzazione Martina Zambelli
con: Mathias Dallinger, Jason De Majo, Edoardo Fattor, Paolo Grossi, Paola Guerra, Maria Magdolna Johannes, Alessandra Limetti, Johannes Notdurfter, Michael Untertrifaller
produzione Teatro stabile di Bolzano, Teatro la Ribalta-Kunst der Vielfalt In collaborazione con Ass. Theatraki e Ass. Lebenshilfe
Più di trecentomila persone, uomini, donne e bambini furono eliminati nella Germania Nazista nel periodo 1939 – 1945. La loro colpa fu quella di non essere dentro “i parametri” e le forme umane ritenute sane, forti e belle. Si eliminarono disabili, malati mentali, asociali, schizofrenici, epilettici, sordi e muti nel tentativo di costruire una nuova razza dominante: tutto questo, al contrario, ha provocato la nascita di mostri e assassini. Mostri perché coloro che hanno ucciso e cremato nei forni uomini donne e bambini ritenuti “non conformi” non sono diventati esseri superiori ma orchi crudeli. Si parla di diversità, di disabilità. La compagnia della Ribalta è formata da attori professionisti che portano una diversità e ne raccontano attraverso gli spettacoli il rapporto con il presente.
Il mercante di VeneziA
27 gennaio IL MERCANTE DI VENEZIA
Tournée da bar
da William Shakespeare
con Davide Lorenzo Palla
musiche e accompagnamento dal vivo Tiziano Cannas Aghedu
scenografia Guido Buganza
traduzione, musiche e adattamento Tournée da Bar
regia Riccardo Mallus
Produzione Centro d’Arte Contemporanea Teatro Carcano
Con gli affettuosi consigli di Moni Ovadia
Lo spettacolo alterna soggettive di molti personaggi, principali e secondari, nobili e popolani - l’ebreo Shylock e il Mercante Antonio ma anche il Gobbo Lancillotto e la prosperosa Nerissa - che prendono vita nell’immaginazione del pubblico grazie alla narrazione, al coinvolgimento diretto degli spettatori, alla musica dal vivo e alla recitazione di alcuni brani shakespeariani. Un’alternanza continua tra comico e drammatico in cui la fantasia degli spettatori vola libera nella Venezia del ‘500 andando alla ricerca della risposta alla domanda che inamma e dà luce a questo capolavoro: Shylock ha torto o ragione?
Il percorso di scrittura e rilettura del classico si avvale dei preziosi consigli di Moni Ovadia, di Pasquale Gagliardi della Fondazione Giorgio Cini, di Shaul Bassi e di Alberto Toso Fei, oltre che di momenti di osservazione dei luoghi in cui è ambientata la vicenda: in questo modo, attraverso l’osservazione diretta e lo studio della storia della Serenissima, le vicende descritte da Shakespeare vengono contestualizzate all’interno della Venezia a cavallo tra XVI e XVII secolo. L’obiettivo dichiarato è creare, grazie anche all’immaginazione del pubblico, un aresco storico nel quale agiscono i protagonisti del capolavoro shakespeariano, così da poterli immaginare nell’ambiente nel quale lo stesso Shakespeare li ha immaginati.
Zombie survival kit
3 febbraio ZOMBIE SURVIVAL KIT
Evoè!Teatro
di Maura Pettorruso
con Emanuele Cerra, Stefano Pietro Detassis, Maria Vittoria Barella
scene Lorenzo Zanghielli
residenza artistica Ferrara OFF
produzione Evoè!Teatro
La ricerca dello spettacolo si avvicina a tematiche vicini ai giovani: L’estetica bulimica e ossessiva. Il consumismo sovra produttivo. L’alienazione della non comunicazione virtuale. Tre mondi che non sanno - non possono più - comunicare. Lo spettacolo è senza parole. Agiscono l’uno sull’altro con l’unico linguaggio universale riconosciuto: la violenza. Per divertimento, per frustrazione, per paura, per vendetta, per difesa. Nessuno vince, nessuno perde. Il gioco al massacro di cui si sentono protagonisti si ribalta continuamente rivelando la nostra fine. Un attore ingoia gallette di riso e con la bocca piena cerca di parlare al pubblico. Poi sputa e torna a riempirsi la bocca. Una donna prova e butta a terra decine di vestiti, lasciando il palco ricoperto dei resti del nostro consumismo sfrenato. Un uomo vive solo nel contatto con il suo telefono. Tre bolle asettiche e nocive. Le scene si susseguono in caduta libera. Fino all’atto estremo finale, l’ultimo tabù della nostra società verrà infranto.